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Titolo: Re: Rimmel Mer 5 Ago - 17:06
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Titolo: Re: Rimmel Mer 5 Ago - 17:07
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Titolo: Re: Rimmel Mer 5 Ago - 17:09
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Titolo: Re: Rimmel Mer 5 Ago - 17:15
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Titolo: Re: Rimmel Mer 5 Ago - 17:20
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Titolo: Re: Rimmel Mer 5 Ago - 17:32
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Titolo: Re: Rimmel Mer 5 Ago - 17:40
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Titolo: Re: Rimmel Mer 5 Ago - 22:22
Fantastica questa cover di Giulia, donna come tutte vorremmo essere, Rolex d'oro massiccio al polso,la cosa piu' importante, interessanti , poi, queste calze autoreggenti con minigonna e spacco,cosce sottili, lisce ed accattivanti, noto un viso stupendo che è lo stesso della "Donna che allatta" di Picasso, avrà certamente le clavicole sporgenti perchè i poeti dicono che una donna senza queste non ha ponti, non ha storia. Il libro sembra troppo grande e pesante, per una lettura impegnativa, ma può essere un atlante di Anatomia, di un amico, che si sfoglia, pensando ad altro. Venditti ci dice che Giulia è diversa, che si propone, che non si tira indietro , è veramente coraggiosa, soprattuto dato i tempi che corrono, in cui ogni atto di carità ed altruismo viene duramente espiato.
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Titolo: Re: Rimmel Mer 5 Ago - 23:01
tessa ha scritto:
Giulia è diversa, che si propone, che non si tira indietro , è veramente coraggiosa, soprattuto dato i tempi che corrono, in cui ogni atto di carità ed altruismo viene duramente espiato.
Mi sembra che coloro che fanno atti di carità ed altruismo non si fermano a pensare alle conseguenze delle loro azioni.
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Titolo: Re: Rimmel Mer 5 Ago - 23:30
Devo dire che Iafran mi ha olto le parole di bocca.
La descrizione che fa Tessa di Giulia è molto accattivante, effettivamente somiglia alla donna di Picasso, bella e affascinante. Ma a tutto mi fa pensare, meno che al coraggio della carità. Piuttosto, se devo sincero, mi fa pensare a quelle donne, belle e affascinanti, che s'immaginano sempre accompagnate da uomini dello stesso tipo, e invece alla prima occasione scopriamo che hanno vicino chissà perché delle creature che non sarebbero degnate di uno sguardo neanche da una sciampista coi brufoli. Forse è questo l'altruismo di cui parlava Tessa, anche se in realtà il coraggio maggiore serve nel momento in cui la fascinosa Giulia deve riconsegnare all'anonimato colui che è stato provvisoriamnte gratificato della sua augusta attenzione - per la serie "al villan non far sapere quanto è buono il cacio con le pere".
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Titolo: Re: Rimmel Gio 6 Ago - 4:25
Giulia fa parte di quell'interessante galleria di personaggi femminili di Venditti, nella quale sono rappresentati una grande varietà di tipi e situazioni. In ognuna di queste rappresentazioni, Venditti appare più spettatore che protagonista della storia, che percepisce e descrive emozioni, alcuned elle quali lo meravigliano, come sei lui fosse un candido di fronte alla complessità delle vicende nelle quali queste donne si muovono. Giulia, insomma, non solo è un archetipo di donna, ma la canzone stessa è un archetipo della posizione dell'autore rispetto alle donne.
Rimmel, di De Gregori, rappresenta una poetica completamnte differente, che ha cioè un coinvolgimento totale dell'autore: la figura della donne, in De Gregori, spesso scompare, o appare solo a tratti, di sfuggita, nella sua realtà descrittiva, e viene invece raccontata per tutto ciò che produce nel protagonista maschile della storia, o meglio ancora narrata attraverso la traccia che lascia, i vuoti e le assenze che crea. In De Gregori, tutto sembra essere un ricordo, appunto un "qualcosa che rimane tra le pagine chiare e le pagine scure" del proprio, personale libro delle emozioni.
La donna di Rimmel non ha volto, di lei rimane soltanto un collo di pelliccia sfiorato dal vento: sentiamo che il peso del suo ricordo è grande, intenso, ma protagonista è la vita di chi ne sta descrivendo il ricordo, il rimpianto di chi rimane con niente di più che una foto, il frammento quasi archeologico di un amore. Una storia cittadina, metropolitana, che immaginiamo si sia svolta tra strade, stazioni, stanze e solitudini tra la folla, fatta di incontri e di gesti, di silenzi, di abbandoni, di sguardi, e che solo ora il protagonista riesce a riempire di parole. Rimmel non è soltanto una bellissima storia d'amore, ma è soprattutto un frammento di vita. Il caso vuole, ma il caso è apparenza, che a guardare bene il cammeo di Rimmel somiglia moltissimo alla Giulia di Venditti, che ne è la versione discinta e crepuscolare. Forse la donna, quella donna non è mai esistita, ma esistono tutti i sentimenti che avrebbe potuto suscitare.
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Titolo: Re: Rimmel Gio 6 Ago - 7:54
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Titolo: Re: Rimmel Gio 6 Ago - 8:04
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Titolo: Re: Rimmel Gio 6 Ago - 12:26
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Titolo: Re: Rimmel Gio 6 Ago - 12:34
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Titolo: Re: Rimmel Gio 6 Ago - 12:43
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Titolo: Re: Rimmel Gio 6 Ago - 15:18
Comprai 5 anni fa tutte le canzoni di Battisti, che non avevo, Battisti da me particolarmente amato perchè la notte prima dello scritto di maturità classica un mio corteggiatore venne a farmi la serenata con Pensieri e Parole. La Luce dell'Est, spartito in 6/8, mi ha colpito subito perchè mi ricorda il mercato degli schiavi di Prevert, dove lui si reca a comprare le donne che ama, e bello è il refrain A te che sei il mio presente/ a te la mia mente..., questi accordi fascinosi, in si bemolle minore , che ci rincorrono anche dopo aver spento il CD, sono davvero un cerino acceso in una notte buia , e vorremmo veramente che dall'Est, da dove tutto è iniziato, la luce torni a illuminare le genti, con saggezza e umiltà.
Ultima modifica di tessa il Gio 6 Ago - 16:24 - modificato 1 volta.
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Titolo: Re: Rimmel Gio 6 Ago - 15:58
Rom ha scritto:
Rimmel, di De Gregori, rappresenta una poetica completamnte differente, che ha cioè un coinvolgimento totale dell'autore: la figura della donne, in De Gregori, spesso scompare, o appare solo a tratti, di sfuggita, nella sua realtà descrittiva, e viene invece raccontata per tutto ciò che produce nel protagonista maschile della storia, o meglio ancora narrata attraverso la traccia che lascia, i vuoti e le assenze che crea. In De Gregori, tutto sembra essere un ricordo, appunto un "qualcosa che rimane tra le pagine chiare e le pagine scure" del proprio, personale libro delle emozioni.
La donna di Rimmel non ha volto, di lei rimane soltanto un collo di pelliccia sfiorato dal vento: sentiamo che il peso del suo ricordo è grande, intenso, ma protagonista è la vita di chi ne sta descrivendo il ricordo, il rimpianto di chi rimane con niente di più che una foto, il frammento quasi archeologico di un amore. (...) Rimmel non è soltanto una bellissima storia d'amore, ma è soprattutto un frammento di vita.
Convengo anch’io che siano solo frammenti di vita i momenti intensi vissuti, che vengono poi ricordati come “bellissime storie d’amore”. Se non fossero state ostacolate o forzatamente (o tragicamente) interrotte (fra le tante anche quella della poetessa Isabella Morra, Favale-Valsinni, 1520-1546 per Diego Sandoval De Castro), tutte le storie d’amore (che hanno lasciato rimpianti in una o in ambedue le parti) sarebbero confluite in una normale routine di vita di coppia. Nel film “Insostenibile leggerezza dell’essere” (non ho letto il libro di M. Kundera), il regista Philip Kaufman, attribuisce la “leggerezza dell’essere” solo alla figura più votata a cogliere il momento di passione e a viverlo con intensità, ma a scappare se le situazioni potevano minacciare la spontaneità e la libertà individuali. Insomma, se si poteva si fuggiva (Sabina lo ha fatto, trasferendosi negli USA) da chi non riusciva a capire e a "sostenere" il peso dell'altrui “leggerezza”.
Isabella Morra (http://www.letteraturaalfemminile.it/isabellamorra.htm, http://www.jobmagazine.net/citta/morrapoesie.htm ) non ha vissuto la sua vita e, probabilmente, neanche la sua storia d’amore ... Riporto una sua poesia:
I FIERI ASSALTI DI CRUDEL FORTUNA
I fieri assalti di crudel Fortuna scrivo, piangendo la mia verde etate, me che 'n si vili ed orride contrate spendo il mio tempo senza loda alcuna. Degno il sepolcro, se fu vil la cuna, vo procacciando con le Muse amate, e spero ritrovar qualche pietate malgrado de la cieca aspra importuna; e, col favor de le sacrate Dive, se non col corpo, almen con l'alma sciolta, esser in pregio a più felici rive. Questa spoglia, dove or mi trovo involta, forse tale alto re nel mondo vive, che 'n saldi marmi la terrà sepolta.
Tutte belle. A me piace molto pure questa, musica e testo:
Prayer In C (Robin Schulz Remix) (Official) - YouTube
Tu, tu non dicesti mai una parola Tu non mi inviasti mai una lettera Non credere che potrei perdonarti Vedi, il nostro mondo piano sta morendo Non intendo sprecare più tempo Non credere che potrei crederti Già, le nostre mani avranno più rughe E i nostri capelli diventeranno grigi Tu non credere che potrei perdonarti E vedi, i bambini sono affamati e le loro case sono distrutte Non credere che potranno perdonarti Hey, quando i mari copriranno le terre e quando uomini non ce ne siano più Non credere che potrai perdonartelo. Sì, quando ci sarà solo il silenzio e la vita sarà finita Non credere che potrai perdonartelo a te stesso Già, tu non dicesti mai una parola ... (Cancellata la ripetizione. Pignoleria di chi porta i capelli ben pettinati ...) --------- anche se non c'entra cardif
Ultima modifica di cardif il Sab 15 Ago - 20:25 - modificato 1 volta.