Grazie

Il 2015 è stato l'anno, a partire da febbraio/marzo, nel quale questo forum è uscito dal suo stand-by e ha ricominciato a vivere.
Quando a suo tempo fu creato, avrei potuto convogliare qui un buon numero dei naufraghi sopravvissuti all'affondamnto di Spazioforum, prima, e successivamnte di Areaforum.
Preferii non farlo, per non approfittare della situazione - anche se in effetti il mio tornaconto personale sarebbe stato zero, mentre il vantaggio sarebbe stato per tutti.
Sbagliai allora, e quella comunità si è dispersa in rivoli disparati, ormai ridotti a un lumicino.
Mi dispiace soprattutto che si siano persi di vista alcuni - non pochi - amici del forum originario, davvero bravi, o comunque assai civili e gradevoli compagni di viaggio.
Ma altrettanto bravi e gradevoli compagni siete stati voi, che avete accolto l'invito nei primi mesi di quest'anno che sta finendo.
Vi ringrazio tutti, e permettetemi di abbracciarvi virtualmente ad uno ad uno - anche quelli che, come Flavio, si affacciano una volta ogni tanto, presi nel vortice di FB   
 

Amato Admin Rom, non devi ringraziare solo noi, ma soprattutto te stesso, senza la tua abile guida ci saremmo dispersi, appunto, in mille rivoli , e invece ci hai guidato, quale novello Senofonte, tra i perigli del web, e ti seguiremo ancora in questo anno che verrà.
Ho notato che tutti aspettano i tuoi post , a commento dei precedenti, e senza di te non possono stare molto ( neanche io, a dire il vero...), scrivendo battute tipo, Rom ha finito l'inchiostro, che fine hanno fatto i pistolotti di Rom, segno che riconoscono la tua superiorita', anche se con una smorfia di gelosia. Ringrazio , quindi, te, che ci hai regalato di nuovo la tua prosa diafana e cristallina, che speriamo ci accompagni ancora per lunghissimi anni. . Un brindisi a te, amato Rom

CET AMOUR
by Jacques Prevert

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Tu non dimenticarci
Non avevamo che te sulla terra
Non lasciarci morire assiderati
Lontano sempre piu' lontano
Dove tu vuoi
Dacci un segno di vita
Più tardi, piu' tardi, di notte
Nella foresta del ricordo
Sorgi improvviso
Tendici la mano
Portaci in salvo.

Grazie, Admin Rom

Mi associo ai ringraziamenti di Tessa, alla quale non sono sfuggiti dei piccoli dettagli ...

(ma non con il suo approccio, dovuto alla differenza di genere ...)

cardif

Per fortuna che ... ci siamo ritrovati con le vecchie conoscenze e che ne abbiamo fatte delle nuove.
Anch'io ringrazio Rom per la sua disponibilità: il timoniere ha compiti diversi dai marinai e (per la differenza di genere) dagli altri imbarcati, che possono anche addormentarsi (a turno, però).
Non dimentichiamoci che siamo sempre in viaggio ... ed che il mare può cambiare dalla sera alla mattina.

Ne approfitto per fare gli Auguri di un Felice Anno Nuovo. 

Vi leggo sempre con molto interesse ed affetto! Un grazie affettuosissimo a Rom e tanti tanti auguri per un anno felice a tutti i partecipanti!

Travolto da tanto affetto, devo aver suscitato l'invidia degli dèi, che mi hanno punito con un male di denti che mi ha accompagnato per tutta la giornata: ho passato la sera, seduto in una posa torva, a ascoltare lazzi e frizzi in russo, rumeno, moldavo e perfino in italiano, senza riuscire a mangiare quasi niente di tutto quello che mi passava davanti.

Nessun buon sentimento rimane impunito

Dal travolgente vortice, da cui forse è ora di tirarsi fuori, i miei auguri per un 2016 felice o, per chi si accontenta, quantomeno discreto (di questi tempi sarebbe già qualcosa), di tanta fortuna e ancora maggiore salute: soprattutto per il buon Rom cui auguro di potersi meritatamente gustare qualsivoglia leccornia al riparo dall'antipatico karma odontopatico, ringraziandolo semplicemente di esistere.

Caro Rom,
scomodare addirittura gli dei, manco fossi Aiace Telamonio, può essere una semplice nevralgia del trigemino, prendi un po' di vit B12, ti passerà.
Io non sono stata catapultata in nessun vortice particolare, di cui parla Flavio, resta l'Epifania , e sempre ci sarà qualcuno dona ferentis.Speriamo...
Coraggio, splendido Rom, una cena di capodanno in meno si traduce in 3.500.000 kjoule in meno, alla fine delle feste sarai come un figurino, potrai danzare in lungo e in largo e lanciare le palle per aria ai semafori, cosa che non guasta mai

tessa ha scritto:

scomodare addirittura gli dei, manco fossi Aiace Telamonio, può essere ...

... può essere un modo scherzoso per risolvere l'imbarazzo di aver ricevuto tanti complimenti, utilizzando al volo il mal di denti che per coincidenza mi ha colto proprio nella giornata di ieri.

Flavio, il problema dei doci e dolcetti proviene più che altro dal salutismo, che nell'epoca delle analisi cliniche disegna minacciosi confini a base di trigliceridi, colesterolo e glicemia -specialmente per chi, come me, ama grandemente la pasticceria a base di crema, panna, cioccolata, marmellate - hai mai assaggiato i ravioli dolci, fritti, ripeni di ricotta al rhum?

No, mai assaggiati... sono rimasto alle seadas (o sebadas) sarde, fritte e ricoperte di miele!

flaviomob ha scritto:

No, mai assaggiati... sono rimasto alle seadas (o sebadas) sarde, fritte e ricoperte di miele!

L'importante delle sebadas è che dentro ci sia uno o l'altro dei formaggi morbidi sardi - e miele poco.

I ravioli a pasta dolce fritti, col ripieno di ricotta al rhum, sono di un livello superiore alle sebadas, quanto a lussuria.
C'era una mia zia paesana che li faceva: verso la fine della preparazione mi sedevo lì, al classico tavolo con incerata a fiori, guardato da cani di terracotta e soprammobili che mi avevano visto nascere e crescere, e aspettavo che quelle mezzelune calde e rigonfie di ricotta cominciassero ad essere scodellate nel vassoio.
Il tentativo, spesso riuscito, era quello di mangiarli più velocemente di quanto arrivassero in tavola.
Zia Rosa lo sapeva e ne faceva tanti, così che ne avanzassero comunque due forniture: una da incartare e portare via dall'aff.mo nipote, cioè io, da mangiare freddi il giorno dopo, e l'altra da offrire al resto della plebe parentale.

Beh, caro Rom, ora non ti rimane che insegnarci come si fanno, secondo la ricetta della zia Rosa :)

Passato il mal di denti?

Rom ha scritto:

Travolto da tanto affetto, devo aver suscitato l'invidia degli dèi, che mi hanno punito con un male di denti che mi ha accompagnato per tutta la giornata: ho passato la sera, seduto in una posa torva, a ascoltare lazzi e frizzi in russo, rumeno, moldavo e perfino in italiano, senza riuscire a mangiare quasi niente di tutto quello che mi passava davanti.

Ti posso capire: a me  è toccato passare la notte di domenica 27 dicembre con  il mal di denti. 
Un amico dentista mi ha suggerito di prendere un antibiotico ed un antinfiammatorio e nelle diverse farmacie mi chiedevano la prescrizione del medico che non avevo.  Finalmente a mezzogiorno ho avuto l'antibiotico ed in serata ho optato per le bustine di Oki (senza prescrizione), che hanno cominciato subito a fare effetto.

flaviomob ha scritto:

Beh, caro Rom, ora non ti rimane che insegnarci come si fanno, secondo la ricetta della zia Rosa :)

Passato il mal di denti?

Il dentino sta mettendo giudizio, sì.

Zia Rosa non ha mai dato la sua ricetta a nessuno.
E' comunque un dolcetto in teoria disponibile su mille siti web, ma la ricetta di zia Rosa aveva un segreto che non voleva dire a nessuno - o semplicemente era un occhio speciale nell'impasto, nell'equilibrio degli ingredienti, nel modo di maneggiarli, insomma quel quid incomunicabile che fa la differenza, non solo in cucina.

Caro Amico Iafran,
perchè non hai una cassetta di pronto soccorso con cerotti, cortisonici, analgesici e , appunto, antibiotici? Visto che possono servire tutti questi farmaci?

Ripensando a quanto dicevamo su facebook e le vecchie mailing list che frequentavamo su perlulivo.it, dietro consiglio della nostra vecchia conoscenza Stefano Gatto - che seguo appunto su facebook insieme ad altri amici dopo la "diaspora" - stasera ho visto l'ultimo film di Spielberg, il Ponte delle spie, che mi ha riconciliato con il cinema. Un film che parla di integrità e di principi. Forse dovrei scriverne in un altro angolino... ma mi è capitato qui...