Ester abitava con la sua famiglia sulle pendici dell'Aventino, accanto al pomerio, i suoi antenati erano fuggiti a Roma dopo la caduta di Gerusalemme nel 586 a.e.v. Il padre si occupava di pesca e trasporti, aveva una fiorente attività ittica, e il pesce, appena pescato ad Ostia, tramite la Via Marmorata, veniva smistato in tutte le tabernae della città. Il padre si chiamava rabbi Aaron e si era arricchito notevolmente, celebrava sempre il Shabbah, il Yom Kippur, e anche l'Hannukkah e il Purim.
Ester si era innamorata di un povero giovane, ma ambizioso, Tiberio, che abitava in un'insula accanto alla Suburra, era un retore asiano e aveva studiato con Tacito che aveva finito rapidamente il suo cursus honorum, essendo il genero del potentissimo Giulio Agricola, il conquistatore della Germania, e sperava che costui potesse presentargli delle persone giuste che contavano, ma inutilmente.
Il padre di Ester, rabbi Aaron, era contrario al matrimonio della figlia con un morto di fame.
La ragazza insegnava letteratura latina ai bambini ebrei e Tiberio s'innamoro' di lei mentre ella leggeva questi versi dal papiro:
Arma virumque cano, Troiae qui primus ab oris
Italiam fato profugus Laviniaque venit
litora - multum ille et terris iactatus et alto
vi superum, etc
Traduzione:
Canto le armi, canto l'uomo che per primo da Troia
venne in Italia, profugo per volere del Fato
sui lidi di Lavinio . A lungo travagliato
e per terra( terris iactatus) e per mare (et alto) dalla potenza (vi=potenza, è un ablativo) superum (divina),
La fanciulla era molto bella con capelli scuri tendenti al rosso tiziano, e quando Tiberio la vide penso', Et vera incessu patuit dea.
Rabbi Aaron si rendeva conto che i Romani erano una stirpe divina, al pari della sua e forse anche di piu', visto che avevano conquistato il mondo, e tutti erano concordi nell'affermare che i Romani erano domini rerum, vestiti di toga, Signori della Terra.
Finalmente rabbi Aaron acconsenti' alle nozze che si celebrarono con rito ebraico sotto il baldacchino e con le sacre parole tratte dal libro di Rut:Dovunque tu andrai anch'io andrò, ove ti fermerai anch'io mi fermerò, il tuo popolo sarà il mio popolo, il tuo Dio sarà il mio Dio, dove morirai tu morirò anch'io e vi sarò sepolta.
I figli vennero circoncisi come prescritto nella Torah, e Ester, dopo 40 giorni dal parto, si reco' nel tempio per purificarsi, offrendo le tortore ai sacerdoti che bruciarono gli intestini in olocausto e mangiarono il resto.
Tutti vissero per sempre felici e contenti come nelle fiabe. Shalom.