All'atto dell'iscrizione, il programma vi ha sottoposto in automatico un insieme di regole essenziali, che avete accettato.
Nulla da aggiungere alla parte in cui si fa riferimento al rispetto tassativo delle leggi dello Stato - con particolare riferimento ai possibili reati di calunnia e diffamazione - che però, come sappiamo bene, non bastano a garantire la serenità dell'ambiente nel quale si sviluppano i nostri rapporti.
Ci sono aspetti nei quali la legge non può entrare, o comunque non essere l'unica guida, e che sono affidati alla nostra sensibilità.
Ci viene in aiuto, a questo proposito, un articolo di Roberto Saviano su La Repubblica dell'11 maggio 2013, nato da una polemica in atto in quel momento in merito ai social network, ma che si attaglia perfettamente anche al forumismo. Ne citiamo solo alcune righe particolarmente significative:
"Non credo sia corretto escludere chi fa un ragionamento diverso da quello proposto: chi critica con linguaggio rispettoso è una risorsa. Ma è giusto bannare chi usa i commenti per fare propaganda, chi ripete sempre lo stesso concetto quasi a fare stalking".
Le parole non sono solo "importanti - e sono la materia costitutiva di un forum- ma sono un mezzo meraviglioso per comunicare pensieri e sentimenti. Meritano rispetto, le parole.
Noi non vogliamo avere "regole", se non una: la regola del buon gusto e del buon senso.
Può capitare che ciascuno di noi, talvolta, si lasci trascinare dal proprio temperamento o dal calore della discussione, senza che ciò faccia particolare scandalo.
Di conseguenza, la Moderazione non sarà mai censoria, né articolata in avvertimenti e sanzioni. Semmai, prevede consigli e, nel caso di sordità, esclusioni.
La suddivisione del forum in diverse sezioni non deve essere interpretata come un obbligo basato sugli "argomenti".
Se, per esempio, un intervento di contenuto "musicale" o "letterario" vien inserito nel settore intitolato alla politica, ciò sta ad indicare che l'autore intende dargli un significato politico.
Così come un intervento con contenuto politico può essere inserito nella sezione intitolata al cinema, o alla vita vissuta, o agli appunti di viaggio.
Tutto ciò, in base all'ovvia constatazione che la realtà non è facilmente e felicemente divisibile in settori separati, e che ogni tema ha molte e differenti valenze, e differenti prospettive dalle quali essere osservato e descritto. Quindi, niente paura dell'off-topic, che, se ben usato, è un fattore in più di interesse.
Questo offre a chi interviene massima libertà, e anche massima responsabilità.