Mezzogiorno di fuoco di Fred Zinnemann

E' un film del '52, che un tempo trasmettevano in TV, questa edizione, che vedo talvolta,  è da un DVD trovato su un banchetto in un mercatino.
E' considerato da tutti un grande capolavoro, c'è una bellissima e magrissima Grace Kelly e un Gary Cooper sempre con la sua aria sfatta da cow-boy 68 enne, ma le bene informate mi fanno sapere che era ben dotato e cio' mi rincuora un po'.
Il film, dai colori seppiati e polverosi, si svolge nel 1898 in una cittadina del New Mexico, lui, Will Kane,  è lo sceriffo duro e puro che ha riportato l'ordine, facendo incarcerare tutti i malviventi, e sposa Amy Flower, una quacchera, che detesta la violenza.
Da un telegramma sa che quattro banditi, da lui imprigionati, sono liberi, e lo cercano per accopparlo. Arriveranno, col treno, a mezzogiorno. Nessun uomo del paese è disposto a battersi con lui, non resta che la moglie, che, se pur quacchera, alla fine impugnera' la pistola per uccidere un bandito e salvare il marito.
Il film è circondato da polvere e da una colonna sonora agghiacciante, alla fine spuntano i compaesani con un calesse, vi mettono gli sposini sopra , che se ne vanno, felici.
Noto per la prima volta sullo schermo Lee Van Cleef, che apparira' in numerosi film western , e la bellezza, ancora acerba, di Grace Kelly.
FINE.