Bianco e ner, falso e ver, questo il mondo fa girar...

Myosotis ha scritto:

Gian grazie, t'ho sgamato
grazie di esser te... in fin dei conti rivelato

  Se  
  io son io
  come tu sei tu
  chi altro pensi ch’io sia?
  Sono qui a udir bene altrui virtù.
  Amici, poeti, care donzelle non sono utopia
  ho sostegno, stimolo, conforto per la terza gioventù
  nuove speranze per il futuro, pronto a sostenere altri pesi tuttavia.

cardif ha scritto:

Iafran ha scitto: Non potrebbe essere cardiffe...?

Calma e gesso, dicea il poeta
e non meniam questa pensata
cardiffe sarà pure un indovino
ma non c'entra con Mago Merlino

Non collegamento con Merlino
bensì con Gennarin o netturbino
deve fare un tutt’uno la ragazza
che azzarda, fa spreco di creanza
unendo iafran a quel napoletano
quando cardif è pronto e sano
a cercare in qualsiasi momento
la simbiosi per il suo godimento.
Speriam che la ragazza si ravveda
tu sei quello che vede e provvede.
È difficile trattenere ogni diletto
sii signore: non esimere rispetto
confessa, non c’è niente di male
non è un’ accusa di paranormale.


 
(confido nella comprensione di Myosotis e porgo le mie scuse a cardif per l'ardire)

iafran ha scritto:

c'e tutto su

Poesia: Poffarbacco che abbaglio

M'era parso di capir che la gentil donzella
avesse visto Iafran in Mago Merlino
e che Iafran avesse in qualche modo
voluto ipotizzar che cardif fosse.

Cospargomi lo capo con la cenere
per cotanto stupido equivoco
o cantonata o granchio che si voglia.

Epperò debb'io puranco dire
che del napoletano Gennarino
ho chiuso dentro me il suo segreto.

Mi scuso per la rima che manca
e pure per la metrica che arranca
ma è colpa della mente un poco stanca.

In quanto a scuse che Iafran presenta
non vedo quel di cui lui si tormenta
poiché giammai men che civil commenta.

cardif

E poi che dir se la vita è così bella che a volte pare che si volti la gabella.
Accade quindi che una si' gentil donzella
si perda tra uno vero e una favella.
Gentile mago fammi lo favore, alla figlia de Gennarì che te ce mette er core
rendi due i suoi tre desideri e dei due rimanenti uno solo si avveri
e sia questo a ridarle il coraggio che spesso le manca per il prossimo viaggio.

Myosotis

Ahimé, il Mago ha perso orientamento e favella
E nessuno, nemmeno buona e gentil donzella
Possono risuscitar dall’antro ascoso la cara voce
Del  fiero vate, che ora danza sotto un vecchio noce.
 
Oh, Mago dotato di magistrale imperio
Esaudisci di Myosotis il  desiderio
E la scarsa truppa della circolare rossa
Ti dedicherà del suo cuor la fetta più grossa.
 
Se poi la tua alta magia non sa tornar
Nei lidi antichi ove ci interrogasti
Sappi che a mezzo son rimasti
Tutti i quei nostri vani desiderar.

https://www.youtube.com/watch?v=ceXcU5NGHIQ
sentivo una canzone non era mia nè di nessuna....

https://www.youtube.com/watch?v=AQOT2rqA594