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 Infanzia e adolescenza

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MessaggioTitolo: Infanzia e adolescenza   Infanzia e adolescenza Icon_minitimeMer 12 Giu - 10:28

Infanzia e adolescenza: perché lavorare sulla prevenzione del disagio

Pubblicato da Daniela Zacchi il 12 giugno 2013 in Adolescenza



In questi giorni sono stati presentati e pubblicati due importanti dossier, il 6° Rapporto di aggiornamento sul monitoraggio della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia e la seconda relazione annuale al Parlamento dell’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza “Crescere insieme ai bambini e agli adolescenti fa diventare grande l’Italia”, i quali forniscono una chiara fotografia sulle necessità e i problemi dell’infanzia nel nostro Paese, sull’attuazione o la violazione dei diritti dei bambini e degli adolescenti presenti in Italia,

Entrambi rilevano una diminuzione delle risorse destinate alle politiche per l’infanzia e l’adolescenza (come negarlo, credo che ormai sia purtroppo evidente a tutti come la crisi stia riducendo ogni genere di investimento).

L’aspetto che mi preme sottolineare è riportato con estrema chiarezza nelle parole del Garante dell’Autorità, Vincenzo Spadafora: «oltre a rispettare i diritti dei bambini e degli adolescenti che vivono in Italia, investire oggi su di loro significa domani avere un numero inferiore di famiglie povere da sostenere, meno sussidi per i disoccupati, meno spese per il disagio sociale, probabilmente meno spese per detenuti, più lavoratori e quindi più contributi per il welfare di domani».

Se volessimo quindi ragionare solo in termini di costi, investire sull’infanzia e sull’adolescenza rappresenta l’unico modo per ridurli concretamente. Ma lavorare in modo preventivo è qualcosa che va ben oltre a questa semplice analisi, seppur corretta. Vuol dire ottenere i risultati migliori: aspettare che il disagio socio-relazionale esploda, magari attraverso la segnalazione di condotte o azioni devianti, e quindi con il coinvolgimento del Tribunale dei Minori, impone di lavorare sull’emergenza, con tempi molto ristretti e con provvedimenti quasi obbligatori, e questo non sempre conduce alla completa risoluzione del malessere stesso.

Negli ultimi anni si sono moltiplicati gli allarmi, soprattutto adolescenziali: dalle difficoltà in ambito scolastico ai fenomeni di bullismo, dalla tossicodipendenza e abuso di alcol alle forme più recenti di internet addiction, dalle problematiche legate al cibo ai conflitti nel contesto familiare.

Tutti questi comportamenti sembrano essere concentrati in alcune fasce specifiche di minorenni, su cui convergono povertà economiche-sociali, sofferenze psichiche individuali e difficoltà di ordine relazionale.

Provare ad interrompere questa catena prima che si manifesti il disagio significa agire nella dimensione di promozione del benessere, e non solo esclusivamente nel contenimento del disagio.

“Crescere insieme ai bambini e agli adolescenti fa diventare grande l’Italia” non deve quindi rappresentare solo un titolo, ma anche e soprattutto un’esortazione, un auspicio, per gli addetti ai lavori e per tutti i cittadini, di modo che si possa ritornare a rilanciare la logica preventiva, non solo perché si tagliano così i costi, ma perché s’investe sul potenziale umano che rappresenta il nostro futuro.

http://danielazacchi.wordpress.com/2013/06/12/infanzia-e-adolescenza-perche-lavorare-sulla-prevenzione-del-disagio/
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